C’è un fraintendimento sul senso dell’egoismo. Se spesso viene inteso con accezione negativa come la tendenza a preoccuparsi solo di se stessi, senza nessuna considerazione circa le esigenze degli altri, ci sono momenti in cui l’egoismo è l’unico modo per ricordarsi che, dietro a una cortina di stress, ritmi serrati, preoccupazioni e tutto quello che – sommato – dà come risultato la vita quotidiana, ci siamo anche noi e il nostro diritto a prenderci cura solo ed esclusivamente di noi stessi. In questo contesto, l’egoismo non è solo una cosa buona ma una necessità che va premiata.
Il tempo di trovare tempo
In una zona residenziale tranquilla, a 5 minuti da Forte dei Marmi e a uno dalla sabbia della spiaggia, che si raggiunge attraversando un lungomare bellissimo, si viene accolti da un giardino con pini e piante che godono e partecipano di un silenzio straordinario. L’Hotel Principe Forte dei Marmi è concepito come un open space per favorire l’entrata della luce e una vista a 360 gradi del verde che gira intorno alla struttura. È innegabile che le linee contemporanee costituiscano un’eccezione nell’architettura classica dei Forte dei Marmi e delle sue ville ma è anche vero che con il suo trionfo di acciaio, cemento e vetro, è uno specchio dell’anima di una località, senza falsa modestia, vanitosa della propria storia e della propria capacità di attrarre l’alta società.
La sensazione, guardando le facce di chi esce dalla SPA, è che qui regni un egoismo sano, capace di eliminare la stanchezza e la confusione prodotte dal ripetersi incessante delle azioni e delle reazioni di una vita incasellata nelle regole e nelle equazioni dei cosiddetti “tempi moderni”. Per arrivare qui, non c’è bisogno di conoscere il problema e nemmeno di avere un’ipotesi circa la soluzione. Aldilà della preparazione tecnica, lo staff ha la capacità di capire che cosa è necessario per ciascuno in un determinato momento. Sono cose che non si imparano in rinomate scuole di specializzazione ma che rimandano piuttosto a una forma di intuito, frutto di un’esperienza attiva nell’arte di ricavare il tempo per alleggerire corpo e mente. Può sembrare teorico ma non lo è affatto: la gente, qui, esce con un viso diverso, più luminoso, come se l’immersione totale nei profumi e nelle mani dei massaggiatori fossero stati capaci di spingersi fino all’interruttore che regola le preoccupazioni e a riportarlo su una posizione di partenza.
La magia sulla pelle
Ovviamente, contano anche i prodotti e le scelte che si fanno. Tutto l’albergo è basato su un servizio di alto livello, con l’obiettivo di offrire un’esperienza unica, a cominciare da pacchetti creati per rispecchiare ogni tipo di richiesta, mantenendo costante la volontà di servirsi di prodotti naturali ma anche di cosmetici classici, performanti e all’avanguardia. Per dirla con parole spicciole, sono tutte cose sane, a metà strada tra il farmaco e la cosmeceutica, che non avrebbero però lo stesso effetto se l’ambiente circostante non avesse il potere di comunicare che questo momento è fuori da tutto e che qui non ci sono scuse per dimenticarsi di se stessi. Attualmente, all’interno della SPA, lo squillo del telefono – anche quello più melodioso – è bandito. Tra i membri dello staff vige una regola segreta che dice “se si addormentano è un successo”…
La scelta dei marchi rispecchia la filosofia dell’esperienza di lusso, naturale ma efficace, che porta l’etichetta di Natura Bissé – utilizzata in particolare per trattamenti antiage – o de L’Alternativa, con prodotti che irrorano e drenano la pelle, affidata a una manualità quasi magica. Ancora, Cinq Mondes porta sul corpo i segreti dei cinque continenti, dai rituali per una pelle chiara delle principesse balinesi ai trattamenti di origine marocchina, mentre The Organic Pharmacy sfrutta la suggestione dei boccioli di rosa, del latte e del miele. Infine, la dermocosmesi funzionale di Dr. Barchi, con prodotti basati sulle cellule staminali della mela.
L’avanguardia del benessere a tavola
Ma qui il benessere significa anche cannella, semi delle fragole e olio di prunas. Significa spirulina, usata per molti massaggi, e un percorso che passa anche per la tavola – con centrifughe e pesce al vapore – e che, idealmente, dovrebbe continuare anche a casa. Si potrebbe dire che qui si entra nell’ordine di idee per stare bene. E il menu lo conferma. Artista della cucina contemporanea, lo chef Valentino Cassanelli – ideatore del ristorante Lux Lucis – non è programmato per proporre delle diete ma piatti che si sposano con un percorso detossinante e con massaggi che scaldano e sciolgono.
Il consiglio del commensale è quello di provare lo sgombro cotto sui chicchi di caffè e di lasciarsi conquistare dall’insalata detossinante con verdure amare e frutti di bosco, avocado e cipolla rossa, oppure dagli scampi, dalla bistecca di tonno, dai finocchi e dal cedro candito.
Dalle due ruote allo yacht
Da questo regno del benessere, si può anche uscire, per trovarsi di fronte a un luogo che mantiene il proprio brio anche quando l’estate lascia il posto alle altre stagioni, durante le quali una passeggiata in spiaggia o sul lungomare diventa ancora più ricca di fascino. Una lunga pista ciclabile porta fino a Viareggio e Massa ma si può anche fare equitazione o giocare a golf. O, ancora, dedicarsi alla scoperta delle famose ville. Inutile dire che i fanatici dello shopping trovano per le vie del centro pane per i loro denti, in boutique di classe e in un contesto che conserva uno spirito tutto sommato elitario, apprezzato da chi in una vacanza al mare cerca la classe e il lusso.
A questo proposito, l’Hotel Principe offre anche la possibilità di noleggiare uno yacht di 23 metri completo di equipaggio professionale, per partire alla volta delle destinazioni più esclusive del Mediterraneo, verso quelle lingue di terra ostinatamente contese tra l’acqua e le stesse montagne che, quando il cielo è limpido, sembra quasi di poter toccare già dalla terrazza dell’albergo…
HOTEL PRINCIPE FORTE DEI MARMI 
Il senso profondo di tutto questo ci riposta all’inizio. A quell’egoismo da cui tutto è partito e da cui la SPA prende il nome. A quella forma di rivoluzione interiore che sovverte l’ordine delle priorità e lascia momentaneamente a capo il principio assoluto e innegabile della necessità di stare con se stessi in un ambiente unico ed esclusivo, in un’esperienza emozionale che ha conquistato principi arabi e attori. Qualcosa vorrà dire.
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