La società dell’iperconnessione e del multitasking sta producendo una nuova forma di vita che all’apparenza è molto simile a un comune essere umano ma che presenta una serie di caratteristiche in grado di distaccarlo completamente dalla sua versione base. È una sorta di upgrade dell’uomo, dotato di protesi digitali e multimediali, che vaga per il mondo rispondendo agli stimoli di smartphone e tablet più che a quelli della realtà che lo circonda e si espone costantemente al rischio di centrare un palo della luce con la fronte, senza che peraltro il trauma lo distragga dalla lettura dell’ultimo post sulle tendenze del veganesimo o dalla contemplazione di un #foodporn #nofilter su Instagram.
La tecnologia ci aiuta, su questo non c’è dubbio. Ma può anche rovinarci la vita, abbassare il nostro livello di concentrazione e di produttività e perfino ridurre la nostra visuale naturale. È a partire da queste considerazioni che si è sviluppato il concetto di Digital Detox, nato per porre un freno al dilagare del famigerato phubbing, ovvero l’uso eccessivo dello smartphone nei contesti sociali. Come quando eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo ma guardavamo tutti lo schermo dei nostri cellulari in attesa di una mail o di una notifica.
Diversi studi dimostrano che i digital addicted rischiano autentici infortuni come l’infiammazione dei tendini e del tunnel carpale – detta l’artiglio dell’sms – o disturbi come l’insonnia causata dalla soppressione fino al 22% della produzione naturale di melatonina collegata all’effetto delle luci LCD degli strumenti digitali, o ancora la sindrome della vibrazione fantasma, difetti di postura dovuti al continuo incurvamento per la lettura degli sms, e così via. Per non parlare di sindromi come la Fomo – Fear Of Missing Out, ovvero la paura di perdersi qualcosa non controllando in continuazione i social – o la Nomophobia, una sorta di attacco di panico per assenza di connessione. Questi e molti altri motivi – oltre alle conseguenze di un periodo di distacco forzato da tutto ciò che è social e digital – hanno portato Alessio Carciofi a fondare la prima società italiana dedicata alla ricerca di un rapporto sano con la sfera digitale, a scrivere l’ebook “Digital Detox: il modo più facile per ritrovare l’equilibrio” e a teorizzare la metodologia Digital Felix, anche detta il benessere delle 5 “erre”: Rallenta, Riduci, Ridisegna, Riprogramma e Ricarica.
Tutto parte dalla consapevolezza del valore del tempo, dell’energia e dell’attenzione e da una valutazione circa il modo in cui li si sta investendo o – in alcuni casi – sprecando.
10 regole per vivere Digital Felix e contenti
Il decalogo per chi vuole avvicinarsi alla filosofia Digital Detox prevede poche semplici strategie:
- Aspettare almeno di essere completamente svegli prima di controllare le mail e i messaggi. Ansia e stress vanno combattuti, non massaggiati alle spalle.
- Mai mangiare con lo smartphone sopra al tavolo. E mangiare bene.
- Non farsi prendere dalla smania di rispondere a tutti e subito. Stabilisci delle priorità. E prenditi i tuoi tempi.
- Quando vai a dormire, dormi. Che senso ha avere il telefono a portata di mano e costantemente acceso, mentre russi beatamente? Non ti sforzare: nessuno.
- Separa il tempo di una conversazione da quello del controllo compulsivo delle notifiche. Non ci crederai ma può essere seccante parlare con qualcuno che sembra totalmente privo di attenzione verso quello che stiamo dicendo.
- Se proprio vuoi scaricare un’applicazione utile al Digital Detox, provane una che ti faccia prendere coscienza di quanto tempo trascorri in totale connessione. Potrebbe spaventarti ma è salutare.
- Utilizzare il weekend per quello a cui serve: riposarsi, staccare, smetterla di pensare al lavoro e alla posta certificata. Certifica il relax, non l’esaurimento.
- Cambia prospettiva dal pavimento – interrotto solamente dallo schermo dello smartphone – all’orizzonte. Molti studi dimostrano che ricaricarsi all’aria aperta scongiura la negatività e la depressione.
- Durante le ore di lavoro, disattiva tutte le notifiche social. Il vantaggio, in termini di concentrazione e produttività, è abbastanza evidente.
- Messaggio, mail, notifica, mail, messaggio, messaggio, whats’app, notifica…fai una cosa per volta. È meglio. Davvero.
Per approfondire l’argomento: https://www.digitaldetox.it