Poveri piedi. Quando l’estate finisce, li segreghiamo nelle scarpe e ce li scordiamo per un anno, quando poi li guardiamo con orrore, senza considerare che non ce ne siamo presi minimamente cura. D’altra parte, come si dice: lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Il che è piuttosto ingiusto, se consideriamo che una buona parte del merito del nostro vagare in giro per il mondo, va attribuita proprio ai nostri vituperati piedi, infaticabili compagni di mille avventure e sempre esposti ai rischi, come soldati in trincea.
Ora li stai fissando, pieno di rimorsi e sensi di colpa ma ti basterà passare davanti alla vetrina di un negozio di scarpe per cancellare dalla mente questo momento e trasformarti nel carnefice disposto a tutto pur di possedere quelle calzature. E chi se ne importa se sono mezzo numero più piccole del dovuto, costringono le dita o torturano il tallone.
Quindi, approfittando di questo irripetibile attimo di riconoscimento delle responsabilità oggettive, facciamo il punto su quattro segreti per una pedicure fai da te.
Gli attrezzi del mestiere…
Di norma, ci si accanisce sui piedi con strumenti di fortuna, sperando di poter porre rimedio a qualche inestetismo utilizzando le poche cose a nostra disposizione. Ma è come cercare di piantare un chiodo nel muro con un martello pneumatico. Forse, vale la pena investire in un kit adeguato, che comprenda:
- Tronchesi grandi con lame leggermente curve, per non scheggiare o rompere le unghie.
- Lima in carta smerigliate per delinearne la forma.
- Uno spazzolino per la pulizia.
- Bastoncini in legno morbido per eliminare le pellicine.
- Pietra pomice o spatola abrasiva per gli ispessimenti della pelle.
- Una bacinella capace di contenere entrambi i piedi.
- Un prodotto emolliente da versare nell’acqua.
Il tallone d’Achille
Lo sapevano già gli antichi Greci che il tallone era uno dei punti deboli dell’essere umano. È dunque proprio da qui che bisogna partire per una pedicure come si deve, eliminando la pelle morta e gli eventuali ispessimenti cutanei.
Si comincia con un pediluvio di circa 15 minuti in acqua calda, nella quale diluire un prodotto emolliente, come ad esempio il bicarbonato di sodio, che non solo igienizza e ammorbidisce ma elimina anche i cattivi odori. Una volta asciugati, i talloni, la zona di fianco all’alluce e le zone interessate da indurimenti e ispessimenti sono pronti per essere strofinati con la pietra pomice. Dopo averli sciacquati, i piedi camminano verso la luce.
Con i denti e con le unghie
È il momento delle unghie. Butta vie le fantomatiche “forbicine” e utilizza delle tronchesi per tagliare le unghie, evitando di accorciarle troppo col rischio di ritrovarti con un problema in più. Sì, esatto, le famose unghie incarnite sono probabilmente colpa tua.
A questo punto, entrano in gioco la lima per pareggiare e il bastoncino di legno per disfarsi, delicatamente, delle pellicine. Lo spazzolino serve a rimuovere le cellule morte e i residui delle operazioni precedenti e a preparare il campo per l’eventuale lucidatura col buffer e la stesura dello smalto.
Giunti a questa fase, ci si può sbizzarrire con i colori più vivaci o optando per un classico French. Ma non scordarti dei tuoi piedi. O loro ti presenteranno il conto. Magari l’estate prossima…