Quello che forse ben pochi sanno è che la mimosa (Acacia dealbata) non è semplicemente un fiore bellissimo, dal colore luminoso e solare, ideale per abbellire e profumare gli ambienti di casa.
La mimosa, il “fiore della felicità”, ha anche delle proprietà benefiche straordinarie.
Innanzi tutto, non ci poteva essere fiore migliore per rappresentare la donna l’8 marzo: la mimosa, infatti, contrariamente al suo aspetto, è una pianta resistente e resiliente, in grado di attecchire anche in terreni difficili, proprio come le donne, che hanno sempre dimostrato grande forza e determinazione nel raggiungere grandi obiettivi, sia nella vita privata, che lavorativa.
Questa pianta è arrivata da noi dall’Australia (più precisamente dalla Tasmania) ben 200 anni fa e fin dall’antichità era utilizzata per scopi terapeutici.
E’ la radice della mimosa, non il fiore, ad essere impiegata per vari rimedi naturali.
Il primo beneficio della mimosa è stato scoperto nell’antica Cina. La mimosa veniva infatti considerata la pianta della felicità e la sua radice veniva essiccata o polverizzata e impiegata per creare un senso di benessere e buonumore.
Ai tempi dei Maya la radice di questa pianta era utilizzata per le sue eccezionali facoltà curative e anti infiammatorie, nei confronti di ulcere, ustioni e ferite, per applicarla in polvere direttamente sulle lesioni cutanee, ma anche per curare nausea, diarrea e malattie veneree.
In Messico la mimosa tenuiflora era conosciuta col nome di Tepezcohuite, che significa “Albero della Pelle”.
Oggi l’Acacia dealbata è adoperata anche sotto forma di oli essenziali per detergere e purificare la pelle e per combattere i disturbi dermatologici, grazie alle preziose sostanze contenute nella corteccia ovvero:
– flavonoidi e oligoelementi (che hanno un potere antiossidante e elasticizzante)
– tannini (che favoriscono l’azione cicatrizzante, antinfiammatoria, lenitiva e rigenerante della cute).
Gli oli essenziali della mimosa hanno anche una funzione calmante e rilassante:
– contro acne e arrossamenti cutanei
– contro ansia e stress, se diffusi nell’ambiente o inalati mettendo alcune gocce sul fazzoletto
– e hanno anche un effetto afrodisiaco!
Dalla pianta della mimosa si ricava anche l’oleolito, un olio aromatizzato che si ottiene dalla macerazione di parti fresche o secche della pianta in un altro olio vegetale (jojoba o mandorle), dalle proprietà nutrienti e idratanti sulla pelle.
In aromaterapia, l’essenza floreale di mimosa, oltre a favorire il senso di benessere e a rilassare, è anche indicata per persone timide, introverse, perché facilita l’apertura verso gli altri ed è quindi consigliata nei casi di depressione, solitudine e senso di abbandono.
Gli oli essenziali sono impiegati anche in campo estetico, per massaggi romantici e trattamenti corpo, miscelati con quelli di altre piante.
Infine, puoi utilizzare il fiore della mimosa anche in cucina, sia per dare vivacità e colore ai piatti, sia come alimento vero e proprio, ma in questo caso per essere commestibile, la mimosa deve essere coltivata esclusivamente per questo scopo.
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