Quante volte, in una sola giornata, ci sentiamo come se fossimo in balia di un frullatore impazzito? Siamo perennemente in preda allo stress, costantemente di corsa, sempre con qualcosa di urgente da fare. Al punto che la nostra mente non riesce mai a staccare, nemmeno quando dormiamo. Al punto che il nostro corpo dà spesso segni di cedimento, come diretta conseguenza del vortice dal quale ci sentiamo travolti. E allora, magari, si ricorre ai farmaci, senza sapere che esiste una pratica, la Mindfulness, che garantisce gli stessi risultati e persino maggiori benefici nel processo che porta a ritrovare la salute, il benessere e… la felicità.
Che cos’è la Mindfulness?
Quando dobbiamo curare o prevenire una determinata patologia, il medico ci assegna una terapia da seguire, giusto? Ecco, la Mindfulness è proprio questo, una terapia cognitiva basata sulla pratica della consapevolezza. Una pratica antichissima, quella che in molti definiscono “il cuore della meditazione buddhista”, introdotta nell’emisfero occidentale dal Professore Emerito di Medicina Jon Kabat-Zinn.
Proprio in virtù di quel “frullatore della quotidianità”, di cui abbiamo parlato all’inizio, sempre più persone smettono di essere presenti a se stesse. Perdono di vista ciò che le circonda, non danno il giusto peso alla vita, rimuginano talmente tanto sul futuro e sul passato da non soffermarsi sull’unica cosa che conta: il presente, il vero e unico dono. Non a caso i termini “regalo” e “presente” sono sinonimi.
A cosa serve la Mindfulness
Il principale scopo della Mindfulness è quello di aiutarci a focalizzare la nostra attenzione sul presente, grazie all’osservazione priva di giudizio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle sensazioni del nostro corpo. Un’analisi interiore basata su un approccio che unisce curiosità e apertura mentale. Al punto che la Mindfulness dovrebbe diventare un modo di essere!
Questa pratica di consapevolezza terapeutica, ha il compito di migliorare prima di tutto il rapporto con noi stessi e, di conseguenza, l’approccio alla vita e il modo di relazionarci con le altre persone. Ritrovare l’equilibrio e una solida presenza mentale, sono il primo passo per riavvicinarci alla felicità e all’integrazione.
I principali benefici della meditazione consapevole
- Ridurre lo stress e l’ansia. Quando la mente resta concentrata sul presente, è meno propensa a preoccuparsi del futuro o a ripensare costantemente al passato. In questo modo si raggiunge uno stato di tranquillità interiore.
- Migliorare la concentrazione. Allenando la mente a svolgere un unico compito, si incrementano efficienza, produttività e memoria.
- Aumentare la consapevolezza di sé. Osservando senza giudizio i propri pensieri e le proprie emozioni, si impara a comprendere se stessi e ad ascoltare i propri bisogni.
- Migliorare le relazioni interpersonali. Essere presenti e consapevoli, aiuta ad ascoltare gli altri in modo profondo, attento, e ciò favorisce una comunicazione più efficace.
- Gestire il dolore cronico. Le persone che soffrono di condizioni croniche, trovano nella Mindfulness un’alleata che le aiuta a ridurre il dolore e a migliorare la qualità della vita.
Quali sono gli esercizi della Mindfulness
Come nello Yoga, nel Pilates o nel Piloga, la disciplina che nasce dall’unione delle prime due, anche nella Mindfulness servono impegno e una pratica costante. Esistono numerosi esercizi, da fare sia insieme ad un insegnante, sia a casa ogni giorno. Vediamone alcuni.
- Meditazione al risveglio. Una pratica del corpo e del respiro, per esplorare cosa succede appena ci si sveglia.
- Mangiare consapevole. Si esplora il piatto con tutti i sensi: si parte dalla vista, per passare all’olfatto e al gusto, osservando quali reazioni ha il corpo nei confronti del cibo.
- Body Scan. Per esplorare le sensazioni che provengono dal corpo, senza giudicarle.
- Movimento in consapevolezza. Esercizi di Yoga o di stretching supportati dalla meditazione. Una pratica utile per analizzare i propri limiti fisici e mentali e capire come reagisce il corpo quando si superano.
- Meditazione su suoni e pensieri. Per imparare a percepire i propri pensieri come eventi mentali che arrivano e se ne vanno, esattamente come i suoni.
- Meditazione “esplorare la difficoltà”. Aiuta ad affrontare i problemi invece che fuggire ed evitarli.
- Meditazione di amichevolezza. Una pratica rivolta a noi stessi, che ci consente di esaminare come la gentilezza abbia il potere di dissolvere i pensieri negativi.
- Camminata consapevole. Cammino e meditazione si uniscono in un percorso lento, al rallentatore. L’obiettivo è proprio questo: frenare, raggiungere uno stato di decompressione.
Come iniziare a praticare la Mindfulness
La Mindfulness è solo il punto di partenza di un viaggio nella consapevolezza. Quasi un atto di fiducia che si fa verso di sé. Come qualsiasi viaggio richiede pianificazione, spirito di adattamento e apertura. A seconda delle tue esigenze, e del particolare periodo che stai attraversando, puoi valutare come approcciare questo percorso, magari affidandoti alla guida di un professionista.
Naturalmente esistono corsi di Mindfulness e gruppi, sia in sede che online, oppure libri come ad esempio “Metodo Mindfulness, 56 giorni alla felicità” di Mark Williams e Danny Penman. Inoltre, sono sempre di più gli Spa Hotel in Italia che organizzano ritiri e corsi di Mindfulness. Così come le guide ambientali che propongono escursioni naturalistiche unite alla meditazione consapevole.