Con tutti gli allarmi lanciati dai telegiornali e dalla carta stampata in momenti di carenza di notizie più salienti, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che l’obesità è uno dei grandi problemi del nostro tempo. Ovviamente, non si tratta di essere semplicemente in sovrappeso ma di trovarsi in una situazione in cui l’eccessivo accumulo di grasso nei tessuti adiposi del corpo finisce per comportare gravi rischi per la salute. Sebbene esistano leggende sull’obesità come conseguenza dell’ipotiroidismo, ormai è evidente che le disfunzioni della tiroide occupano un posto infinitamente marginale nelle cause dell’eccedenza energetica che comporta quell’esplosivo aumento di peso che nella sola Italia interessa oltre 4 milioni di individui.
Sono obeso?
Effettivamente, 4 milioni di persone sono un numero non indifferente. Ma non allarmiamoci. Il calcolo dell’indice di massa corporea (IDM) è un metodo comunemente accettato per definire l’obesità, che si presenta quando il valore ottenuto dividendo il peso in kg per l’altezza in metri elevata al quadrato è superiore a 30. Si parla di obesi di classe 1 quando tale valore è fra 30 e 34,99, di obesi di classe 2 da 35 a 39,99 e di obesi di classe 3 con numeri uguali o superiori a 40.
Perché sono obeso?
Escludendo i pochi casi di origine genetica o dovuti ad alterazioni ormonali e metaboliche, gli obesi sono, banalmente, persone a cui piace mangiare tanto – troppo – o che non si rendono conto di quanti grassi stiano ingerendo, magari assumendo farmaci con effetti collaterali non esattamente desiderabili e conducendo una vita che definire sedentaria sarebbe fare un grave affronto alla sedia stessa. C’è da dire che l’obesità non è semplicemente legata a una questione di carattere estetico ma può sfociare in malattie poco simpatiche come l’ipertensione, il diabete e le malattie cardiovascolari ma anche artrosi precoce, sindromi ansiose e così via: la lista è talmente lunga che dovrebbe da sola essere un monito.
Come posso guarire?
Visto che la prima delle cause è quella di aver mangiato troppo e male, appare evidente che la più naturale delle cure non possa che essere identificata con l’adozione di una dieta adeguata e di un cambio radicale nello stile di vita, aumentando il tempo dedicato all’attività motoria.
Una dieta per l’obesità deve essere:
– ipocalorica ma con un’energia mai inferiore al 70% delle esigenze metaboliche
– equilibrata da punto di vista nutrizionale, con carboidrati e lipidi al limite minimo
– adeguata nelle razioni di vitamine, sali minerali, fibre alimentari, acidi grassi e amminoacidi essenziali
– pensata per mantenere l’idratazione
L’adozione di farmaci è consigliata solitamente solo nei casi più gravi e deve essere una decisione affidata al medico, che può inoltre – e preferibilmente – consentirne l’utilizzo nell’ambito di una cura organica e integrata con l’affiancamento di specialisti sul piano psicologico, comportamentale e dell’educazione alimentare.
Infine, dove nessuna terapia si sia dimostrata efficace, è possibile intervenire ricorrendo alla chirurgia.