Se sei un frequentatore assiduo di SPA, ti sarai sicuramente imbattuto in una stanza di dimensioni contenute con una vasca profonda poco più di una spanna riempita di acqua ad alta concentrazione di sale… Si tratta della vasca di galleggiamento, detta anche di deprivazione sensoriale, messa a punto negli anni ‘50 in seguito agli studi del Dr. John C. Lilly presso il National Institute of Mental Health.
Gli ospiti vengono immersi nella vasca e lasciati galleggiare per un po’ di tempo in assoluta leggerezza e tranquillità, in un’atmosfera rilassante con le luci basse e in assenza di rumore (o con una leggera musica di sottofondo).
Ti consiglio di provarla, ne vale la pena.
Quando ti immergerai, il tuo corpo inizierà a fluttuare con facilità, grazie all’elevata concentrazione di sale, mentre la bassa profondità tranquillizzerà e rilasserà il tuo cervello, che non dovrà pensare a farti galleggiare e a mantenerti in equilibrio. L’assenza di stimolazioni sensoriali (luci, colori, suoni, profumi…) favorirà ulteriormente il rilassamento inducendo una situazione di riposo paragonabile al sonno profondo.
Le vasche di galleggiamento, da tempo utilizzate in ambito sportivo e aerospaziale, oggi sono adottate da molte Spa per trattare i soggetti stressati o per attenuare i dolori muscolari e articolari, riducendo le tensioni del corpo. I benefici della seduta, che solitamente dura 30-40 minuti, si avvertono fin da subito, nel momento in cui i sensi si adattano al nuovo ambiente, la mente si libera dei pensieri e le funzioni fisiologiche rallentano e si normalizzano.
L’organismo, liberato dalla forza di gravità, dall’equilibrio e dagli stimoli esterni, entra rapidamente in uno stato di rilassamento. Al termine del trattamento sarai risvegliato da una musica delicata e, dopo una doccia ristoratrice, ti potrai accomodare su una chaise longue per gustare una tisana o un infuso.
La rigenerazione è assicurata!
Autore: Dr. Andrea Bovero, opinion leader in Beauty, Wellness & Lifestyle